La nostra storia

Nasce il primo Network Access Point (NAP) in Italia presso un consorzio interuniversitario lombardo, seguito da un secondo a Roma. Entrambi i NAP erano ospitati in ambienti accademici, considerati neutrali per evitare conflitti tra operatori, una caratteristica distintiva degli Internet Exchange Point (IXP) nel mondo.

Nei primi anni Novanta nel campus di via Caldera, a Nord Ovest di Milano, si sviluppa una concentrazione di ISP che, nel 1996, porta alla creazione di un nuovo NAP. Questo “mix”, inizialmente non identificato come entità societaria, nasce come servizio di interscambio, su iniziativa volontaria e senza scopo di lucro.

La facilità di connessione offerta dal campus di via Caldera favorì lo sviluppo del primo NAP milanese, che raggiunse dimensioni e volumi di traffico tali da richiedere una gestione più strutturata.

Per rispondere a questa esigenza, il 27 gennaio 2000 venne fondata MIX S.r.l., con l’obiettivo di regolamentare il servizio di interscambio e creare una struttura fisica dedicata. Alla sua costituzione parteciparono 28 operatori, protagonisti della nascita e dello sviluppo del “mix”, con l’intento di garantirne neutralità e funzionalità.

MIX diventa un punto di riferimento per l’Internet italiano, offrendo connettività affidabile e ad alte prestazioni per ISP nazionali e internazionali.

MIX è tra i sette membri fondatori di EURO-IX, l’Associazione Europea degli Internet Exchange Point, per promuovere il coordinamento e la condivisione di conoscenze tra gli IX europei, a vantaggio dell’intera comunità Internet.

Dal 2006, MIX rafforza la sua posizione di leadership ed espande la propria presenza in alcuni dei principali datacenter commerciali italiani. Inizia all’interno del campus di Caldera, dove attiva PoP passivi, per poi portare i propri switch nei più importanti datacenter della Lombardia, potenziando così la propria piattaforma e garantendo maggiore accessibilità agli operatori.

Il 23 novembre 2015 MIX è tra i soci fondatori di Open Hub Med, un nuovo hub a Carini (PA), un punto strategico per il traffico Internet tra Europa, Asia, Medio Oriente e Africa. L’hub siciliano mira a diventare il collettore naturale per i 135.000 km di cavi sottomarini che attualmente approdano in Sicilia e a ricostituire l’ecosistema di Milano Caldera, grazie alla presenza di MIX, rilanciando così il ruolo dell’Italia nell’ambito delle telecomunicazioni internazionali.

Nello stesso anno, MIX è uno dei 5 IXP al mondo a ottenere la certificazione OIX-1 di Open-IX, a conferma del livello di eccellenza in termini di sicurezza e affidabilità dei servizi.

MIX è il primo IXP italiano a superare i severi controlli previsti dalla certificazione ISO27001:2013 che garantisce elevati standard di sicurezza per infrastrutture e processi.

Il 24 aprile 2018, l’Assemblea dei soci di delibera un aumento del capitale sociale da euro 99.000,00 (novantanovemila) a euro 1.000.000,00 (un milione), a testimonianza della crescita costante che la Società ha registrato negli anni, risultato di importanti investimenti, mirati allo sviluppo di Internet in Italia.
MIX, da sempre consapevole delle problematiche di sicurezza che minacciano il funzionamento di Internet, si unisce a MANRS – Mutually Agreed Norms for Routing Security l’iniziativa supportata da ISOC che promuove l’adozione di una serie di misure tecniche volte a rendere più solida e sicura l’infrastruttura del routing globale.

MIX taglia il traguardo dei primi 20 anni di attività con oltre 300 reti collegate (ISP, carriers, content providers, hoster), con una capacità accesa che supera i 6 Tbps.

La pandemia da Covid-19, che costringe gli italiani a svolgere in rete la maggior parte delle attività quotidiane, porta a un’impennata del traffico dati che supera il picco di 1.1 Tbs.

A marzo il PoP MIX in Open Hub Med diventa MIX Palermo, il primo Edge IX di MIX, dotato di propria autonomia tecnica.

Il 29 aprile Alessandro Talotta è nominato nuovo presidente di MIX. Talotta, già vicepresidente di MIX, subentra a Joy Marino, alla guida di MIX dalla sua fondazione nel 2000.

La necessità di basse latenze e di avvicinare i dati agli utilizzatori finali consolida il ruolo degli Edge IXP: nasce MIX-Bologna, all’interno di BOIX, il datacenter di Lepida, polo per i servizi ICT della Regione Emilia-Romagna.

Lo streaming dei match Milan-Salisburgo e Juventus- Paris St. Germain della UEFA Champions League fa superare la soglia dei 2 Tbs di traffico scambiato a MIX.

A fine anno, la capacità accesa supera i 12 Tbs, con una crescita del 30% YoY.

Dal 29 novembre il data center Cloud Europe ospita MIX-Roma, il primo nodo della piattaforma di peering locale di MIX dedicato all’ecosistema del Centro Italia. Oltre 200 nuove reti arrivano nella Capitale.

La diciassettesima edizione del Salotto, l’evento annuale promosso da MIX, si svolge per la prima volta su due giornate al centro congressi Allianz MiCo. La partecipazione di oltre 1000 persone e più di 400 aziende del comparto in rappresentanza dell’intera filiera TLC consacra Salotto come l’appuntamento di riferimento per la community IP italiana.

Con l’apertura di un nuovo PoP dell’IX Edge MIX-Roma presso l’Hyper Cloud Data Center (IT4) di Aruba, MIX raddoppia la sua presenza nella capitale. A ottobre dello stesso anno, nel nuovissimo DC DF01 di DataFelix, nasce MIX-Caserta: gli operatori medi e piccoli del Centro Sud, che ancora non sono interconnessi a MIX, hanno la possibilità di collegarsi e scambiare traffico con 380 reti, in aggiunta a quelle interconnesse al punto di interscambio locale.

MIX celebra i suoi primi 25 anni consolidando il ruolo maggiore piattaforma di interconnessione in Italia. Con 5 IX edge attivi, il traffico giornaliero raggiunge picchi di oltr 3 Tbps, supportato da una capacità complessiva di 17 Tbps e oltre 420 reti collegate.

La società conta 19 membri, tra i quali i principali operatori TLC nazionali.

A coronare questo importante traguardo, in occasione del 25 ani di attività, MIX annuncia la realizzazione di una nuova data room di ultima generazione presso lo storico datacenter di Caldera. Con DC3, la superficie complessiva dedicata al datacenter raggiunge i 1.400 m², con una potenza massima disponibile di 2 MW.